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MIO FIGLIO POTREBBE ESSERE DISLESSICO?

Potresti porti questa domanda, sollecitato dal notare alcune difficoltà scolastiche o nella lettura, scrittura e nelle prestazioni matematiche.

Talvolta il genitore riscontra buoni rendimenti scolastici eppure…. in diverse occasioni a casa, nei giochi, in situazioni rapide, può notare qualche incertezza senza che ce ne sia motivo.

Altre volte può nascere una preoccupazione legata al fatto che un fratello o un genitore sono stati o sono interessati da alcuni disturbi, ovvero fanno tutte le cose “da fare”, ma con qualche incertezza o stancabilità o disordine.

Quella che segue è una lista (Mappa Semiotica) di possibili caratteristiche di un bambino/ragazzo dislessico: prova a confrontarla CON TUO FIGLIO.

INDICATORI DELLA CONDIZIONE DISLESSICA

Indicatori generali

  • Lentezza generale.

  • Lentezza alternata a velocità o precipitazione.

  • Tendenza al disordine, talvolta alternato ad eccesso di ordine.

  • Lentezza nell’avvio, fase preparatoria, incipit.

  • Facili dimenticanze, disattenzione.

  • Facile stancabilità.

  • Facile sensibilità agli stimoli laterali (distraibilità ai richiami).

  • Qualche ritardi nel camminare autonomo (rispetto a 11/12 mesi).

  • Motricità un po’ goffa, maldestra.

  • Esitazioni o tendenza a prendere velocità nella discesa delle scale.

  • Incertezze o inaffidabilità nell’attraversamento della strada.

  • Lento a rispondere (venire a tavola, uscire dalla doccia, alzarsi).

  • Ritardo nella strutturazione temporale: prima-dopo, ieri-oggi-domani, giorni della settimana, ecc.

  • Tendenza a smarrirsi se gli si parla a lungo.

  • Dominanza laterale incerta: mancino non primario, destro con interferenze, specularità (ha rovesciato numeri o alcuni grafemi p,b,d,q), impugnature delle posate, chiusure antiorarie, ecc.

  • Lentezza a correggersi, frenare, contenersi, quindi emotività, permalosità, momenti di euforia.

  • Generale scoordinamento nell’agire.

  • Tendenza a perdersi nei giochi/sport di squadra.

  • Incertezze, o eccitazione, nelle situazioni di gruppo numeroso o di confusione o iperstimolazione.

Nel linguaggio

  • Lieve ritardo rispetto al completamento di suoni e parole a 2 anni.

  • Lentezza nell’incipit, avvio, partenza.

  • Qualche inversione pregressa o presente, es. diagolo, fecilità, poc porn.

  • Espressioni brevi, concise.

  • Parlare lento alternato a veloce/precipitoso.

Nella lettura (a seconda dell’età)

  • Interruzioni/inciampi senza motivo.

  • Lentezza.

  • Vari errori: inversioni (la/al), omissioni di lettere, sostituzioni, invenzioni di parole, smarrimenti nel’a-capo, ecc.

  • Sillabazione, lettura sub-vocale (prima sottovoce).

  • Dimenticanza o mancata comprensione del testo.

  • Talvolta migliora nella lettura in obliquo o in caratteri piccoli.

  • Legge perfettamente le lettere prese isolatamente, fatta eccezione, a volte, per quelle speculari (p, b, d, q), perché sempre è dislaterale1.

Nella scrittura

  • Irregolarità generale.

  • Iniziale inversione di qualche lettera o numero.

  • Lettere slegate.

  • Incerte chiusure.

  • Vari errori: inversioni, omissioni, sostituzioni, attaccature, semplificazioni di trigrammi (impr, str).

  • Smarrimento nei dettati, nelle ricopiature, ecc.

  • Struttura frasale/sintattica breve, concisa, contorta.

Nella matematica

  • Incerto movimento nella linea dei numeri (avanti e in dietro).

  • Incerta scrittura di numeri a più cifre, specie se con gli zeri.

  • Incolonnamento “fuori asse”.

  • Incerto calcolo orale.

  • Dimenticanza o errore nel prestito e riporto, inversione della direzione del calcolo in colonna.

  • Errori nelle espressioni (punti di appoggio, parentesi, ecc.).

  • Necessità di leggere più volte il testo dei problemi.

  • Ecc.

Questi sono alcuni degli errori o delle forme disordinate che il dislessico (che è sempre disgrafico e discalculico!) può manifestare e che, nelle età successive (dalla II^ media in avanti cambiano forma parzialmente).

Nel complesso il bambino/ragazzo è lento nella reattività generale anche se, a volte, sembra rapido o precipitoso.

E’ lento a controllarsi, contenersi, autoregolarsi, autoinibirsi.

Se riconosci TUO FIGLIO in diverse di queste situazioni.

Se pensi che lui debba migliorare le sue prestazioni, per la scuola e per la vita.

Se pensi che dargli la calcolatrice, la tastiera, leggere al suo posto ed altre forme di bypassamento (sostitutive, non compensative) non siano utili.

Se pensi che debba affrontare la sua condizione di disordine (non ha un deficit!) anziché farsi sostituire o essere dispensato (salvo le valutazioni di fine quadrimestre, gli esami finali, i concorsi).

Se pensi che gli aiuti e gli appoggi debbano essere mirati al caso, limitati nel tempo, condivisi e oggetto di un ragionamento approfondito.

Se guardi un po’ avanti…, alla realizzazione della sua autonomia…

Puoi rivolgerti ai Terapisti ITARD o ai Centri Clinici accreditati ITARD (Dottori Educatori, Logopedisti, Neuromotricisti, Pedagogisti, Psicologi) che trovi nei siti:

WWW.CENTROCLINICOVICTOR-JESI.IT

www.centrostudiitard.it

www.centroitalianodislessia.it

www.istitutoitard.it

www.disprassiaitard.eu

1 Dislaterale vuol dire: mancino non primario, contrariato, destro con interferenze, destro con specularità, in ritardo fisiologico. La familiarità è altissima.

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